Nuovo obbligo di legge per i vaccini: cosa ne pensi? (sondaggio)
E’ stata presentata il 16 ottobre 2015 una proposta di Legge parlamentare (n.3370) da parte di un numeroso gruppo di Deputati del Partito Democratico, tra i quali l’on. Umberto D’Ottavio (primo firmatario on. Filippo Crimì), che intende combattere il calo delle vaccinazioni nel nostro Paese rilevato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e denunciato con preoccupazione dall’Istituto Superiore della Sanità. La norma proposta reintroduce l’obbligo di vaccinazione per i bambini che frequentano le Scuole dell’obbligo (cioè l’obbligo di certificato vaccinale necessario per l’ammissione a scuola). Il testo della proposta di Legge, in tre soli articoli, è molto sintetico e chiaro: prevede anche l’obbligatorietà delle vaccinazioni contro pertosse e morbillo (finora mai prevista per queste vaccinazioni) ed una campagna nazionale di sensibilizzazione.
In Italia l’obbligo di vaccinare contro il vaiolo tutti i nuovi nati è stato sospeso nel 1977 e abolito nel 1981. Nel frattempo erano diventate obbligatorie le vaccinazioni contro la difterite (1939), la poliomielite (1966), il tetano (1968) e l’epatite B (1991). Oggi in Italia l’obbligo vaccinale riguarda queste 4 vaccinazioni delle 13 vaccinazioni in totale offerte dal Servizio Sanitario Nazionale (le altre 9 sono quelle ad oggi solo raccomandate dal ministero della Salute e quindi da Regioni e Asl). Ma l’obbligo è rimasto solo più “sulla carta”: con gli anni infatti la copertura vaccinale in Italia è arrivata a raggiungere livelli elevati e l’idea di vaccinazioni obbligatori, e delle sanzioni per i genitori inadempienti, è parsa sempre di più superata, anacronistica. Ormai 18 anni fa fu di fatto sospeso l’obbligo, poiché si aprirono le porte delle scuole anche ai bambini del tutto non vaccinati.
All’estero alcuni Stati, come la Francia, la Grecia, il Portogallo e il Belgio, hanno optato per l’obbligatorietà di alcune vaccinazioni. Altri, come il Regno Unito e la Finlandia, per la volontarietà accompagnata da un’adeguata offerta, dall’incentivazione e dalla propaganda. Altri ancora, come gli Stati Uniti, il Canada e in parte anche la Germania, hanno scelto una via intermedia: assenza di sanzioni per la mancata vaccinazione, ma necessità di certificato per l’ammissione a scuola.
La proposta di Legge si può leggere qui (dal sito della Camera dei Deputati)
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LE VACCINAZIONI IN ITALIA DEVONO ESSERE OBBLIGATORIE?
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Sabato 12 dicembre a Collegno ne abbiamo discusso in un incontro pubblico presso la Sala Consiliare del Comune di Collegno, grazie ai contributi del prof. Alessandro Vercelli (docente di Anatomia Umana dell’Università degli Studi di Torino e direttore del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi), del prof. Stefano Caramello (docente di Igiene generale e applicata, dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica e Pediatriche, sezione d’Igiene, Università degli Studi di Torino), del dott Carlo Picco (direttore sanitario dell’ASL TO3), dell’on. Umberto D’Ottavio e dell’Assessore alle Politiche Sociali di Collegno Maria Grazia De Nicola.
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