Dopo l’ennesimo caso di violenza ai danni di una persona di colore, avvenuto proprio qui dietro casa nostra, a Moncalieri, direi che forse è arrivato il momento di aprire gli occhi. A dire il vero, è già qualche mese che è necessario aprire gli occhi. D’altra parte non ci si poteva aspettare un risultato diverso.

Da quando si è insediato il governo “pentaleghista del cambiamento”, abbiamo assistito nel nostro paese ad un incessante moltiplicarsi di casi di violenza razzista. Tutto questo mi lascia davvero sbigottito, poiché ero convinto che certe cose si potessero leggere solo sui libri di storia e invece a quanto pare stanno tornando in auge. Quello che riscontro, anche sui social, è che anche coloro i quali nutrivano nei meandri più lontani della loro mente, un velato razzismo si sentono oggi in diritto e in dovere di esprimere nelle forme più disparate, più o meno sottili, il loro odio xenofobo. Questo governo ha chiaramente sdoganato certi atteggiamenti di intolleranza e questo lo si nota in diversi ambiti. Pensate aimondiali appena conclusi: una nazionale splendida come quella francese vince il mondiale perché è evidentemente la squadra più forte eppure qualcuno l’ha definita una “nazionale di africani” anche se composta interamente da ragazzi nati in Francia. Questo clima si avverte ovunque, per strada, parlando con la gente, al bar, le battute si sprecano. E come potrebbe essere diversamente se al governo abbiamo chi si produce da mesi in frasi del tipo “prima gli italiani” ?

Leggo sui quotidiani di “tiro al negro” e ogni giorno i telegiornali menzionano un nuovo caso di aggressione razziale in Italia, siamo a undici nel periodo tra l’11 di giugno e il 30 luglio. Per quanto mi riguarda esiste un problema e chi non lo vede fa finta di non vederlo. Nessuno ha la certezza che si tratti di attacchi razzisti, è vero, c’è chi voleva “solo provare la sua pistola ad aria compressa” dal balcone di casa, chi dice che “in fondo in quella zona certi avvenimenti accadono anche a chi ha la pelle bianca”. Una cosa è sicura: si tratta certamente di idioti, ma personalmente di escludere che siano anche razzisti non me la sento proprio. Chi ha il dovere di indagare i fatti lo farà con attenzione, come sempre, ne sono certo. Al momento l’unica cosa che mi sento è indirizzare queste poche righe al nostro Ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

Egregio Ministro dell’Interno, dall’affermazione che faceva dal palco a sostegno di un suo fan, al quale si rivolgeva dicendogli  “…a casa loro sarà la nostra priorità…” non è passato molto tempo. Ciò che oggi lei legge sui quotidiani, come faccio io, è il punto che abbiamo raggiunto. Un livello di tensione sociale sul tema razziale mai raggiunto nel nostro paese. 

Le dico con grande onestà, anche se su due fronti diversi, ho apprezzato il suo acume politico e lo apprezzo tutt’oggi, se guardo alle scelte strategiche che ha fatto dopo il 4 marzo, soprattutto prima di apporre la sua firma sul contratto di governo. Indubbiamente ha delle capacità politiche che non devo riconoscerle di certo io. Ho apprezzato il suo modo di porsi, molto furbo soprattutto nei confronti del M5S, che alla fine riesce sempre a mettere con le spalle al muro, e a piegare alle esigenze che le chiede il SUO elettorato. Come ad esempio sono convinto che farà con il tema del TAV, anche se il Ministro Toninelli cercherà di temporeggiare in tutti i modi possibili e immaginabili. 

Apprezzo molto meno il metodo che ha usato e che continua ad usare, a mio giudizio, nell’innalzare il livello di tensione nella nostra società, creando il male da combattere e individuando quest’ultimo nella figura dello straniero. Mi permetta di dirle, che forse per i doveri del suo ufficio dovrebbe provvedere ad abbassare il livello di tensione nella nostra società non ad innalzarlo. Ma sono convinto che sa benissimo che  speculando su questi concetti ha calcolato scientificamente che da questa costante azione potrà ottenere il massimo del risultato elettorale per il suo partito. Così come si fa in borsa con le azioni speculative. Si lasci dire però che è un gioco pericoloso, molto pericoloso….perché fatto sulla pelle di altri esseri umani, facendo leva sull’ignoranza e sul sentimento di insofferenza nei confronti del “diverso”. Spero che prima o poi nella sua coscienza lo capisca. Esistono tanti casi di integrazione positiva, guardi al caso di Marcel, portato avanti proprio da un sindaco leghista… e badi bene non è buonismo da maglietta rossa, semplicemente sono cresciuto con l’idea che siamo tutti sotto questo cielo, che sono fortunato ad essere nato dalla parte giusta del Mondo e che in fondo una possibilità nella vita ce la debbano avere tutti. Non crede? Se ha tempo ci faccia una riflessione. Con cordialità”.

 

Gianluca Treccarichi