Città di Collegno: bilancio di metà mandato amministrazione Casciano
“D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda. O la domanda che ti pone obbligandoti a rispondere, come Tebe per bocca della Sfinge” (Italo Calvino)
Due anni e mezzo fa, poco più di mille giorni, abbiamo cominciato insieme questa legislatura con l’entusiasmo di chi, godendo delle sette o delle settantasette meraviglie di questa città, raccoglieva l’invito dei collegnesi che chiedevano rinnovamento nel rispetto della tradizione di una comunità all’avanguardia da sempre nel sociale, nella scuola e nei servizi. E’ iniziata una sfida consapevole delle potenzialità del territorio: i tanti saperi, il lavoro di squadra e la forza del gruppo, che ha coinvolto assessori, consiglieri comunali, mondo sociale ed economico, un associazionismo attivo e propositivo, ci ha condotto insieme a un programma intenso di interventi per migliorare il presente e a perseguire le linee strategiche di sviluppo della nostra città, cogliendo con umiltà e sensibilità la “stanchezza” del rapporto tra istituzioni e cittadini, dando vita a percorsi, con azioni e progetti adeguati ai bisogni e le priorità delle cittadine e dei cittadini di Collegno.
“Collegno impegno comune” è il tema centrale del programma di mandato, che contiene il significato del progetto condiviso di rinnovamento, di rilancio e di valorizzazione.
Abbiamo garantito la rete dei servizi sociali diffusa e di qualità, per bambini, giovani, famiglie e anziani.
La crisi economica ci ha restituito una situazione sociale complicata, quindi ci siamo concentrati sul sostegno alle fragilità attraverso una più stretta collaborazione tra l’amministrazione, gli enti sociosanitari (Cisap e Asl) e il Terzo settore che ha portato alle realizzazione di progetti di welfare rigenerativo come “Posso Farcela”, “Fa Bene”. “Orto che Cura”, SIA, Sostegno agli affitti e salvasfratti comunale. Contestualmente si è avviato un percorso di riorganizzazione delle funzioni consortili del CISAP con il CISA di Rivoli in aderenza al nuovo distretto socio sanitario (Collegno Grugliasco e Rivoli).
Collegno sta dando il proprio contributo nell’accoglienza dei profughi (venti persone) e prevediamo di intensificare l’impegno con l’adesione al programma SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati).
Abbiamo rilanciato e supportato fortemente le politiche attive per il lavoro, sostenendo i più deboli in un periodo particolarmente segnato dalla crisi economica. Per superare i limiti dei continui tagli alle risorse dei Comuni, abbiamo cercato nuove soluzioni e creato sinergie: controllo attento della spesa e recupero delle entrate, cura e manutenzione del patrimonio pubblico, delle strade, degli edifici e delle aree verdi, con nuovi sistemi “smart” che favoriscono il risparmio energetico; intensa collaborazione con la ricca rete di volontariato sociale, culturale, ambientale e sportivo locale; risposte concrete alle richieste di sicurezza urbana, con il nuovo Comando della Polizia Locale in Piazza Avis, l’incremento e la messa in funzione di ottanta telecamere che presidieranno il territorio nei punti più sensibili; promozione degli spazi di partecipazione, di confronto e di azione con la cittadinanza.
Abbiamo messo mano alla “macchina comunale” per renderla più efficiente, digitalizzata e al passo coi tempi, con una riorganizzazione capillare e attenta alle esigenze di una nuova società, al servizio dei cittadini e delle imprese, coniugando alte competenze alle capacità di intervento e semplificazione amministrativa. Siamo riusciti a permettere a una multinazionale della componentistica per auto, di inserirsi sul nostro territorio espletando tutte le pratiche burocratiche amministrative in 9 giorni; abbiamo reso la nostra anagrafe digitale e speciale, con corsia preferenziale per chi è in difficoltà motoria;
Abbiamo approvato il progetto preliminare e definitivo del prolungamento della linea 1 della Metro da Collegno-Fermi a Rivoli, ottenendo il completo finanziamento dell’opera da parte del Governo e ora aspettiamo la riunione decisiva del Cipe per la prima metà di febbraio.
Abbiamo lavorato per il rafforzamento della centralità culturale della Certosa Reale: da noi ha trovato sede l’Università di Torino con il corso di laurea in tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro con annesse residenze per gli studenti; abbiamo concluso l’accordo con l’Università affinché i corsi di laurea di Scienze per la formazione primaria e il Centro Nazionale per la formazione primaria si insedino nel padiglione 4 e alla Casa del Priore, e con il finanziamento del “Progetto Periferie” si compia il recupero dei laboratori da destinare alle attività del Suism. Si sta proseguendo il restauro dei porticati dei chiostri; la nuova gestione del polo della Lavanderia a Vapore affidata a Piemonte Dal Vivo ha portato successo alla nostra Città e la nuova gestione dell’area spettacoli estiva per una programmazione di Festival di livello in Piemonte.
Il Mibact, Ministero per i Beni e le Attività Culturali) sostiene il cartellone della Lavanderia a Vapore per la danza, quello de Lo Svago e il Pensiero per il teatro e Il Flowers Festival per la musica.
Il nostro mandato fin qui è stato caratterizzato da una forte spinta propulsiva verso la costruzione del futuro di questa città, attraverso il rilancio dell’assetto urbanistico territoriale, che trova concretezza nel progetto “Collegno Rigenera”, in cui cittadini, operatori economici e commerciali, associazioni e rappresentanti di categoria, si sono sentiti protagonisti grazie a un’azione partecipata dei progetti. Proponendo lo sviluppo della città, senza edificare o costruire consumando suolo ma riqualificando quello che c’è, con la bonifica delle aree industriali e dei luoghi dismessi e lo studio di un nuovo impiego delle zone interessate.
Abbiamo scelto di assumere, fin dall’inizio, il metodo del confronto e della partecipazione alla vita amministrativa e sociale della Città, ispirati dall’ “Impegno Comune”, individuando in modo condiviso le priorità, consapevoli delle risorse spesso limitate a disposizione. Abbiamo approfondito l’uso di strumenti di comunicazione, consultazione e ascolto, mettendo in atto processi decisionali “dal basso” attraverso assemblee in tutti i quartieri per parlare di risorse e di interventi, per dare risposte concrete alle questioni emerse.
Le azioni di sostenibilità e di promozione ambientale sono state: il regolamento benessere degli animali, la promozione dell’alfabetizzazione agricola con orti nelle scuole, agricoltura sociale e formazione agricola. Nella seconda metà del mandato ci concentreremo sulla revisione del contratto rifiuti verso la riduzione di produzione procapite, migliore differenziazione e tariffazione puntuale, e sull’innovazione nella gestione del verde pubblico con nuovi appalti migliorativi del servizio e della qualità ambientale.
Il sistema locale della partecipazione rappresenta una porzione importante del capitale sociale cittadino: il protagonismo giovanile, il mondo dell’associazionismo assistenziale, culturale, sportivo, ambientale, la protezione civile, l’esperienza dei comitati di quartiere ci inducono a promuovere nuove forme di volontariato civile per affiancare le preziose risorse già esistenti. Il tessuto sociale ed economico della nostra Collegno sta lentamente cambiando: per questo serve una precisa strategia per un nuovo slancio della città.
La delibera di indirizzo urbanistico “Collegno Rigenera” risponde a questa esigenza: recuperare e riqualificare la città in una visione smart e contemporanea.
Un ragionamento a parte merita la questione del rapporto con i cittadini e del cosiddetto “Bilancio Partecipato”. Nel 2016, figurano per la prima volta opere non previste nelle linee programmatiche originali, la cui esigenza è emersa dal confronto con i cittadini, dalle loro specifiche richieste. Progetti concreti presentati direttamente dai cittadini, in accordo con i Comitati di Quartiere, che sono stati votati e, nel corso dell’anno, realizzati e in realizzazione attraverso il metodo della progettazione partecipata. Un aspetto rilevante di questo metodo di ascolto e confronto è rappresentato anche dalla definizione di regole condivise nel rapporto con la cittadinanza attiva che troverà disciplina nel “Regolamento Beni Comuni”.
Piedi saldamente appoggiati a terra e testa oltre le nuvole per sognare ma anche per guardare oltre gli orizzonti, a esempi che suggeriscono traguardi ambiziosi e importanti, coniugati all’Europa unita, forte, democratica di cui ci sentiamo impegnati, partecipi e convinti costruttori. Cento anni fa dall’Aeroporto Torino Aeritalia – Campovolo di Collegno avvenne il primo decollo. Era il 1916. Nel 2016, duecentomila persone hanno partecipato all’esibizione delle Frecce Tricolori per una festa indimenticabile. Il Centenario è stato per noi l’occasione di sottolineare con forza la grande importanza che ricopre nel tessuto produttivo e strategico internazionale il nostro comparto aerospaziale, che rappresenta la seconda industria produttiva piemontese dopo l’automotive. Dal 1916 ad Exomars verso la missione che porterà l’Uomo su Marte nel 2030. Con il contributo delle principali aziende del settore abbiamo realizzato il MUA, Museo Urbano dell’Aerospazio.
Quest’anno ricorrerà il novantesimo anniversario della vicenda dello smemorato di Collegno e il quarantennale dell’abbattimento del muro del Grande Manicomio: svolta epocale per la cura dei disturbi mentali e per la nostra città. Immaginiamo un percorso biennale che partendo nella primavera di quest’anno conduca al 13 maggio 2018 alla celebrazione nazionale del 40esimo della Legge Basaglia.
Per fare memoria di tale conquista epocale e per rinnovare l’impegno sulle tematiche della diversità e dell’integrazione sociale delle persone con disturbi psichiatrici, intendiamo mettere a disposizione la Città di Collegno quale sede per la costituzione di un Comitato promotore nazionale sotto l’alta egida del Presidente della Repubblica, responsabile dal punto di vista scientifico artistico e culturale del programma delle Celebrazioni, stimolo per un utile dibattito nel campo della memoria, della ricerca, dell’innovazione terapeutica, dell’attività dei servizi territoriali.
Una città che fa scuola. Abbiamo investito nella formazione, con programmi e progetti di avanguardia educativa, edifici sicuri, accoglienti capaci di risparmiare energia. Nei prossimi anni continuerà il nostro impegno con l’impiego di risorse ingenti al fine di garantire un sistema educativo di alto livello. Ricordiamo l’impegno con l’Università, che sarà propedeutico per uno slancio verso la costituzione del polo universitario metropolitano con Grugliasco, che valorizzi la tradizione pedagogica collegnese, che ha saputo sempre cogliere in anticipo i tempi dell’infanzia ele esigenze di conciliazione e di pedagogia dei genitori .
Una città capace di stare vicina ai giovani soprattutto nella ricerca e nella creazione di lavoro, una priorità assoluta, tra le questioni più problematiche che dobbiamo affrontare nelle nostre politiche attive.
Mille giorni: giungiamo ad oggi. La nostra città, come tutto l’ambito metropolitano torinese, attraversa un periodo di profonda trasformazione, a cavallo di una lunga crisi apre a nuove opportunità che dobbiamo essere in grado di orientare e governare per migliorare la qualità della vita e della convivenza, ridurre le disuguaglianze aumentando le opportunità per tutti, puntando sull’educazione e sulla formazione continua come primo fattore e indicatore di sviluppo.
Andiamo avanti!
Il Sindaco
Francesco Casciano
COLLEGNO
impegno comune
Per noi è importante
FARE SQUADRA, ognuno con le proprie competenze, coltivando la diversità come una ricchezza
FARE SCUOLA, modernità e adeguatezza dei sistemi formativi ed educativi, tensione verso l’innovazione continua, nuovi modelli organizzativi e sociali che ci qualificano come gruppo/città dinamico, capofila, “di riferimento”
FARE COMUNITA’, buona bella e giusta. Vicina alle esigenze di tutti e in particolare dei più deboli
FARE QUELLO CHE DICIAMO, rispettare il programma di mandato, la parola data
FARE PARTE DI UNA LUNGA STORIA, che vogliamo continuare, rispettare chi ci ha preceduto, crescere chi ci succederà.
FARE GRUPPO, essere coesi, scegliendo la schiettezza, dirsi le cose per migliorarci a vicenda
FARE PENSANDO, analizzare e organizzare il contesto la città, l’amministrazione, il partito, la riunione…
FARE INCLUSIONE, ricercando il confronto per trovare un accordo e per aumentare condivisione e consenso
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