27 Gennaio, giornata della Memoria. Memoria di un passato terribile, memoria difficile e necessaria per non dimenticare le vittime dell’Olocausto, per non dimenticare l’immane e indicibile violenza che ha avuto luogo in Europa nel secolo scorso. E’ una memoria che non è da limitare a commemorazioni, denunce di crimini indicibili, approfondimenti storici o revisioni, tantomeno da rinchiudere in uno studio “scolastico” senza agganci con i nostri giorni. Fare memoria, infatti, significa soprattutto pensare ed agire nel presente perché la violenza, la sopraffazione del più debole, l’emarginazione e la segregazione non prendano più il sopravvento, ponendo particolare attenzione alle condizioni delle persone più a rischio, vittime sempre potenziali (ai bambini, alle donne, agli anziani, ai malati, ai diversamente abili, ai più poveri di mezzi e risorse di ogni razza e nazionalità).

La Città di Collegno si impegna da sempre per la memoria ed insieme vuole impegnarsi anche per il presente, sostenendo la lotta contro la violenza dei nostri giorni ed in particolare anche contro quella forma di violenza che è definita bullismo. E’ infatti finalmente operativo a Collegno lo “sportello anti-bullismo”, una iniziativa nata da una mozione presentata da due consiglieri comunali del PD di Collegno (Gianluca Treccarichi e Maura Bulgarelli), che in sintonia con tutto il gruppo consiliare del partito hanno lavorato affinché questo progetto prendesse avvio. Dopo aver presentato la mozione di indirizzo in Consiglio Comunale, l’assessorato alle Politiche Sociali (assessore del PD Maria Grazia De Nicola) ha provveduto a dare concretezza, secondo gli obiettivi di mandato, realizzando un unicum per ora nella zona ovest della Città Metropolitana.

Lo sportello di ascolto per la lotta al bullismo è attivo dal 1 dicembre 2016 (per il momento su prenotazione) presso il già esistente Sportello Donna del nostro Comune, sito in via Torino 9, all’interno della Villa 5 nel Parco Generale Dalla Chiesa. La Città sta provvedendo ad informare i cittadini sulla nascita del nuovo sportello anche attraverso l’ASL, le farmacie cittadine e presto anche attraverso le scuole, il luogo in cui questo odioso fenomeno, purtroppo, si materializza più spesso.

Le scuole devono fare la loro parte in modo importante! Nelle nostre scuole, purtroppo, proprio tra i più giovani la violenza rischia di essere una realtà presente e di essere praticata in forme reiterate nel tempo. Comportamenti verbali, fisici e psicologici, posti in essere da un individuo, o da un gruppo di individui, nei confronti di individui più deboli caratterizzano il fenomeno del “bullismo”; negli ultimi anni con l’avvento di Internet e di cellulari smartphone si è andato delineando anche un altro fenomeno (diffuso soprattutto fra i giovani che ormai usano largamente posta elettronica, social network, chat, blog, forum): il cyber-bullismo. Il fenomeno non è inoltre da ritenere limitato ai ragazzi, perché il bullismo al femminile, tra ragazze, esiste ed è altrettanto pesante e dannoso.

Nella dinamica del bullismo è presente la figura di uno o più leader (il “bullo”) e della vittima, ma esistono poi dei fiancheggiatori, dei gregari (complici) ed anche figure di “spettatori”, spesso atterrite, mute, impotenti. Il bullismo è quindi un fenomeno complesso che tocca un gruppo ampio, non solo poche persone. Esiste anche un bullismo indiretto altrettanto dannoso della violenza diretta, causa di malesseri gravi (che danneggia la vittima nelle sue relazioni con le altre persone, attraverso atti come l’esclusione dal gruppo dei pari, l’isolamento, la diffusione di pettegolezzi e calunnie sul suo conto, il danneggiamento dei suoi rapporti di amicizia). In generale, il bullismo danneggia tutta la società: sfavorisce lo sviluppo sociale ed economico, alimenta aggressività e criminalità. Un Paese moderno non può e non deve tollerarlo o minimizzarlo.

I numeri sono inquietanti se si analizzano i dossier di enti e agenzie attente al fenomeno, quali il Telefono Azzurro, che ha dichiarato di aver gestito dal settembre 2015 al giugno 2016 circa 1 caso al giorno di bullismo e cyberbullismo (ritenuti solo la punta di un iceberg!). Il fenomeno risulta più segnalato al Nord, sono in crescita le segnalazioni che vedono come vittime i più piccoli, anche di 5 anni. Il 30% delle vittime riporta di aver commesso atti di autolesionismo, il 10% di aver tentato o pensato al suicidio. Per l’ISTAT (report del 2014) poco più del 50% degli 11-17enni ha subìto qualche episodio offensivo, non rispettoso e/o violento da parte di altri ragazzi o ragazze nei 12 mesi precedenti. Il 19,8% è vittima assidua di una delle “tipiche” azioni di bullismo, cioè le subisce più volte al mese. Per il 9,1% gli atti di prepotenza si ripetono con cadenza settimanale (qui il rapporto ISTAT specifico pubblicato).

Insieme possiamo combattere ogni forma di discriminazione e di violenza, insieme possiamo vivere in una società migliore, insieme possiamo combattere anche il bullismo! #ANDIAMOAVANTI #LOTTAALBULLISMO #COLLEGNOIMPEGNOCOMUNE

(foto in evidenza da: http://nobullismo.altervista.org/)