Referendum costituzionale: si vota il 4 dicembre
La scelta del 4 dicembre come data per il referendum non favorisce né il Sì né il No.
Essa risponde a due esigenze fondamentali che tutti dovremmo fare nostre. Anzitutto, consentire il massimo lasso di tempo possibile per informare gli elettori e diffondere il più possibile i contenuti della riforma su cui saranno chiamati a esprimersi.
In secondo luogo, arrivare all’appuntamento referendario avendo messo in piena sicurezza l’iter di approvazione della Legge di Stabilità.
Si tratta di esigenze di tutti, non ascrivibili né al Sì né al No, ma al bene dell’Italia.
I dati dimostrano quanto sia ancora molto elevata la quota di cittadini italiani non a conoscenza dei contenuti sottoposti a referendum. Una campagna informata è una garanzia per tutto, un modo per rasserenare il clima ed evitare dannose contrapposizioni emotive e ideologiche. È un invito alla “piena informazione”.
Per quanto riguarda poi l’approvazione del bilancio per il 2017, essa sarà fondamentale per evitare ogni possibile incertezza e instabilità, a cui investitori internazionali e mercati finanziari reagirebbero con nervosismo. Proprio per evitare tensioni e paure “catastrofiste”, che inevitabilmente danneggerebbero l’economia italiana nelle settimana prima del voto, è bene andare al referendum dopo aver messo in ordine la nostra “casa”.
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