Mozione sull’utilizzo del Glifosate
Nel consiglio comunale del 12 Maggio 2016, con l’assessore all’ambiente Enrico Manfredi, abbiamo apportato degli emendamenti alla mozione presentata dal movimento 5 stelle, nella quale veniva richiesto all’amministrazione comunale di vietare l’uso dell’erbicida Glifosate .
In concomitanza al recente bando comunale per la manutenzione delle aree verdi del comune gli emendamenti apportati invece limitano l’uso dell‘erbicida. Perché questa scelta e che cos’è il Glifosate?
Presente in oltre 750 diserbanti, il Glifosate è una sostanza attiva brevettata nei primi anni 70 dalla Monsanto ed utilizzata come erbicida ad ampio spettro. Presto è diventato una delle sostanze più vendute anche nel settore agricolo. Allo scadere del brevetto, nel 2000, il Glifosate è stato commercializzato da molteplici aziende e diverse centinaia di prodotti fitosanitari contenenti glifosatoesono attualmente registrati in Europa. Il prodotto è diffuso soprattutto nei Paesi che permettono la coltivazione degli organismi geneticamente modificati, poiché le piante Ogm sono resistenti alla sostanza e ne permettono l’utilizzo senza danni evidenti anche dopo la semina .
L’agenzia internazionale per ricerca sul cancro, IARC, comunica che il Glifosate è un prodotto “probabilmente cancerogeno “, mentre l’EFSA, l’autorità europea per la sicurezza alimentare dichiara che lo stesso è “improbabile che sia cancerogeno“ e contesta le modalità di ricerca sostenute dallo IARC.
I cittadini incompetenti in materia a chi devono credere? Personalmente credo che, trattandosi di un prodotto chimico, non credo sia totalmente innocuo, ma senza una certezza mi sembra eccessivo e ci è sembrato eccessivo, vietarne totalmente l’uso. A Giugno il parlamento europeo si dovrà pronunciare sul rinnovo dell’autorizzazione alla produzione del Glifosate, e si è proposto di ridurre la concessione da 15 anni a 18 mesi. Rispetto alla mozione del movimento 5 stelle gli emendamenti che abbiamo deciso di apportare sono i seguenti, li potrete reperire a questo link.
Michele Di Lauro
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